Care e Cari connazionali,
ricorre questo 25 aprile nel momento storico in cui la nostra Nazione è occupata da un nemico subdolo ed invisibile che colpisce indiscriminatamente!
Primo Levi ha insegnato a non abbassare mai la guardia perché c’è sempre una “Shoah dietro l’angolo”.
Proprio in questo momento storico la vita di un popolo e di una Nazione è un’eterna lotta tra liberati e liberatori. La Storia si ricorda, si piange, si celebra, in silenzio! Ricordare ad alta voce divide; individuare il nemico odierno, sentire il destino comune di un popolo, auspicare un modello migliore, unisce. Si tratta di ricomporre un’intera Nazione a partire dal ricordo di tutti quelli che si sono sacrificati per un ideale più grande, indipendentemente da qualsiasi schieramento di allora, versando il sangue, in buona fede.
Come fecero spartani e ateniesi, divisi da sempre, nella battaglia di Salamina contro il nemico Persiano. Come fecero gollisti e comunisti in Francia nel 1944 contro l’invasore tedesco. Il valore del 25 aprile non basta a rievocare il passato, ma bisogna rendere quei principi che lo hanno ispirato, costituzionali, repubblicani, patriottici, il motore dell’oggi.
W L’ITALIA!!!
Pietro Maria Paolucci