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ULTERIORI CHIARIMENTI RIENTRO CITTADINI DALL’ESTERO IN ITALIA

Di seguito si riportano alcuni chiarimenti alle domande frequenti relative a cittadini italiani e non in rientro dall’estero in seguito all’entrata in vigore dell’Ordinanza del Ministro della Salute 28 marzo 2020, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ordinanza del 22 marzo 2020 adottata congiuntamente dal Ministro della Salute e dal Ministro dell’Interno e del Dpcm 22 marzo 2020.

Regole valide dal 28 marzo 2020 per gli ingressi in Italia dall’estero.

  1. Il vettore (aereo, nave, treno) è responsabilizzato: l’autocertificazione sui motivi del viaggio (link al modulo) va consegnata anche all’imbarco e deve contenere i motivi del viaggio in modo dettagliato (salute, lavoro, necessità assoluta), l’indicazione del luogo dove si trascorreranno i successivi 14 giorni di isolamento, il mezzo proprio o privato con cui tale luogo sarà raggiunto e un recapito telefonico anche mobile. Per “necessità assoluta” si intendono le motivazioni spiegate nel paragrafo successivo.
  2. Chi arriva dall’estero non può prendere mezzi di trasporto pubblici, ma solo mezzi privati (quindi o qualcuno viene a prenderlo all’aeroporto, porto o stazione oppure l’interessato noleggia una macchina o, nei limiti in cui è consentito, prende un taxi o un’auto a noleggio con conducente).
  3. La quarantena deve adesso essere fatta da chiunque entri in Italia. Quindi anche da chi entra con mezzo privato. Chi entra in Italia per lavoro può ancora utilizzare la possibilità di rimandare l’inizio della quarantena di 72 ore (prolungabili per altre 48), nei limiti in cui ciò sia assolutamente necessario.
  4. Tutti quelli che entrano dall’estero, anche con mezzi privati, devono avvisare l’Azienda sanitaria locale competente per territorio.
  5. L’isolamento può essere trascorso anche in un luogo diverso dalla propria abitazione, scelto dall’interessato.
  6. Se qualcuno, arrivando in Italia, non ha luogo dove passare quarantena o non riesce a raggiungerlo (non possono venirlo a prendere, non trova stanza d’albergo che lo accolga…), allora deve trascorrere il periodo di isolamento in luogo deciso dalla Protezione civile, con spese a carico dell’interessato.
  7. Sono esclusi da queste regole: lavoratori transfrontalieri, personale sanitario, equipaggi di trasporto passeggeri e merci.

 

I cittadini italiani all’estero e i cittadini stranieri all’estero residenti in Italia possono rientrare in Italia, se il rientro è un’urgenza assoluta.

Si può definire “urgenza assoluta”, ed è quindi consentito il rientro in Italia quella per:

  • i cittadini italiani o stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro);
  • i cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto ecc.).

Una volta entrati nel territorio nazionale, gli interessati dovranno raggiungere la propria casa nel minore tempo possibile.

Le circostanze di “urgenza assoluta” devono essere autocertificate. Si raccomanda di preparare l’autocertificazione prima della partenza, indicando in modo specifico i motivi del rientro, in modo da rendere più rapidi i controlli. Per l’autocertificazione si può usare il modulo pubblicato nel sito del Ministero dell’interno qui allegato (italiano) (tedesco) (francese) 

Chi rientra in Italia dovrà comunicare l’ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario per 14 giorni.

La sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario non si estendono ai componenti del nucleo familiare eventualmente già presenti in Italia.

In caso di iscritti AIRE l’interpretazione “dell’urgenza assoluta” è invece molto più soggetta alle circostanze: sono possibili controlli ed eventuali sanzioni.

Potrebbe essere interpretata “urgenza assoluta”, e quindi rientro legittimo, ad esempio:

  • chi non ha casa;
  • chi non ha più lavoro;
  • chi non ha sostegno all’estero.

Le persone che rientrano in Italia con mezzi di trasporto pubblici (aereo, treno, nave) possono essere accolti da familiari nelle stazioni di arrivo.

È consentito andare a prendere il familiare ad una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione.

Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “urgenza assoluta“, e dovrà essere autocertificato con il modulo allegato (italiano) (tedesco) (francese) compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca.

Resta fermo l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione, per la sottoposizione a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario, nonché l’obbligo di segnalare con tempestività l’eventuale insorgenza di sintomi da COVID-19 all’autorità sanitaria.

 

Cittadino residente all’estero che per raggiungere il proprio paese deve passare per l’Italia:

Il transito attraverso l’Italia da un Paese estero ad un altro Paese estero, finalizzato a raggiungere – il più rapidamente possibile e senza soste intermedie non strettamente necessarie – la propria abitazione, è consentito, se vi sono ragioni di lavoro, salute o assoluta urgenza. Ad esempio:

  • è consentito il transito aeroportuale (ad esempio viaggio da Caracas a Francoforte con scalo a Fiumicino), purché non si esca dall’area aeroportuale;
  • è consentito ai croceristi che sbarcano in Italia per fine crociera di tornare nel proprio Paese (con spese a carico dell’armatore);
  • è consentito imbarcare il proprio mezzo privato su un traghetto (ad esempio dalla Tunisia o dalla Grecia per l’Italia) e proseguire verso la propria abitazione sullo stesso mezzo privato (ad esempio in Olanda o in Germania).

All’imbarco su aereo/nave diretti in Italia è necessario compilare questa autodichiarazione (link modulo Esteri) indicando chiaramente che si tratta di un transito per raggiungere la propria abitazione sita in un Paese diverso dall’Italia. Durante il tragitto in Italia è necessario esibire alle forze di polizia che faranno i controlli questa autodichiarazione (link modulo Interno), indicando chiaramente la stessa ragione. Se insorgono sintomi di Covid-19, è necessario avvisare immediatamente l’autorità sanitaria competente per territorio tramite il numero di telefono appositamente dedicato ed attendere istruzioni. E’ inoltre importante che, prima di intraprendere il viaggio, ci si informi sulle restrizioni agli spostamenti introdotte non solo dall’Italia, ma anche dagli altri Paesi di inizio, di transito e di destinazione. Durante il transito per l’Italia si raccomanda inoltre di mantenersi in contatto con la rappresentanza diplomatica del proprio Paese competente per l’Italia.

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