Nella seduta di oggi 25 marzo 2020 il Consiglio Federale ha esteso su proposta del Dipartimento federale di giustizia e polizia le restrizioni all’ingresso nella Confederazione – decise in precedenza nei confronti di Italia, Francia, Austria, Spagna e Germania – a tutti gli Stati aderenti al Trattato di Schengen e a maggior ragione a quelli che non ne fanno parte. Restano esenti da restrizioni ormai unicamente i cittadini del Liechtenstein.
Da mezzanotte i controlli aeroportuali inaspriti sono estesi a tutti i voli provenienti dall’estero.
L’entrata in Svizzera continua a essere ammessa per i cittadini della Svizzera e del Principato del Liechtenstein, per le persone con un titolo di soggiorno svizzero e per le persone che devono recarsi in Svizzera per motivi di lavoro o che si trovano in una situazione di assoluto bisogno. Restano ammessi anche il traffico di transito e il traffico delle merci.
L’autorità cui compete il controllo ai confini vieta a tutte le persone di entrare in Svizzera, qualora non adempiano una delle seguenti condizioni:
- hanno la cittadinanza svizzera;
- dispongono di un documento di viaggio e di un titolo di soggiorno, segnatamente un permesso di soggiorno svizzero (permesso L / B / C / Ci), un permesso per frontalieri (permesso G), un visto emesso dalla Svizzera recante lo scopo «colloqui d’affari» in veste di specialisti del settore sanitario o «visita ufficiale» di grande importanza oppure un’assicurazione di un permesso di dimora;
- godono della libera circolazione delle persone, hanno un motivo professionale per entrare in Svizzera e sono in possesso di una conferma di notifica;
- trasportano merci a scopi commerciali e sono in possesso di un bollettino di consegna delle merci;
- si limitano soltanto a transitare per la Svizzera con l’intento e la possibilità di recarsi direttamente in un altro Paese;
- si trovano in una situazione di “assoluta necessità”, ad esempio in caso di decesso di un familiare stretto;
- sono specialisti di grande importanza del settore sanitario.
Le persone in questione devono rendere credibile che soddisfano una delle summenzionate condizioni. La valutazione della necessità secondo la lettera “f” rientra nel margine d’apprezzamento dell’autorità cui compete il controllo al confine.
Il transito non è vietato – eccetto se vi è motivo di pensare che dopo il transito non sia più possibile uscire nuovamente dalla Svizzera, ad esempio per le disposizioni in materia d’entrata del Paese di destinazione.
Sono considerati casi di “assoluta necessità”:
- decesso di un familiare stretto in Svizzera (padre, madre, fratello, sorella o figlio);
- prosecuzione di un trattamento medico iniziato in Svizzera che non può essere differito senza mettere in pericolo la vita dell’interessato;
- visite ufficiali urgenti nell’ambito degli impegni internazionali della Svizzera;
- entrata di membri d’equipaggio dei mezzi di trasporto pubblici (ferrovia, bus, tram, voli di linea e charter, voli per servizi medici, ecc.).
L’entrata per trasporto merci è autorizzata se si tratta manifestamente di un trasporto di merci e i trasportatori presentano un bollettino di consegna delle merci. È considerato un bollettino di consegna qualsiasi documento che elenca in modo dettagliato la merce da consegnare.
Chi vive in Svizzera può recarsi nei Paesi confinanti. L’autorizzazione all’entrata negli Stati limitrofi è regolata dalle leggi del Paese in cui ci si vuole recare. La Svizzera non impedisce di uscire dai suoi confini. Tuttavia, chi intende rientrare in Svizzera deve presentare i seguenti documenti:
- una carta d’identità o un passaporto svizzeri;
- se stranieri, oltre a un documento d’identità valido (passaporto / carta d’identità) uno dei documenti sopra menzionati al punto “b”.
I frontalieri possono continuare a entrare in Svizzera, sempreché possano ancora svolgere la loro attività. Ai frontalieri si applicano i controlli Schengen alla frontiera.
Le domande relative a persone che iniziano una nuova attività lavorativa sono sospese a tempo indeterminato.
Per maggiori informazioni visitare la pagina ufficiale della Confederazione.